Clara Perra
Ha intrapreso studi universitari in medicina e
musicali in pianoforte, composizione e percussioni
diplomandosi in pianoforte e strumenti a percussione
con il massimo dei voti e la lode.
Dopo essersi classificata prima assoluta in quattro
audizioni nazionali, ha vinto il concorso
internazionale presso l’Orchestra del Teatro di San
Carlo di Napoli, suonando per oltre un decennio con
i più famosi concertisti e direttori (sia in qualità
di prof d’orchestra che di solista).
Ha collaborato con l’Orchestra Franco Ferrara, con
la Scarlatti RAI, la Italian Synphony Orchestra e
l’Ensemble Tempo di percussione.
Nel 1984, è stata l’unica percussionista italiana a
partecipare alla tournée europea dell’Orchestra dei
giovani del Mediterraneo: una formazione alla quale
prendono parte tutti i paesi che affacciano sul
Mediterraneo.
Nelle varie tournée di concerti ha avuto occasione
di esibirsi con repertori che andavano dai classici
trascritti per vibrafono, come Schumann, Bach e
Mozart fino ai “classici” della musica contemporanea
come Varese e Cage (del quale, tra l’altro, ha
eseguito la parte di percussioni e pianoforte
preparato di “Amores” in prima assoluta per Napoli).
Recensita da quotidiani e riviste specializzate ha
al suo attivo tournée, oltre che in Italia, in USA,
Germania, Francia e Grecia.
Come autrice si è impegnata nelle trascrizioni per
strumenti a percussione di musiche poco note al
grande pubblico ed ha scritto saggi e composizioni
tra cui: “I classici per strumenti a percussione”
(Cembalo 1986) e il trattato in due volumi “La
musica tra ritmo e creatività” (Curci 1987):
un’opera, in collaborazione con Antonio Buonomo, che
va dalla propedeutica musicale per ragazzi
all’interpretazione della nuova grafia
contemporanea. Ha avuto anche qualche esperienza
direttoriale, con ensemble di percussioni, e ha
contribuito alla realizzazione del DVD “La scuola di
percussioni e batteria” (Curci 2000) e all’incisione
del CD allegato al metodo “Beyond the rudiments” (Carisch
04).
All'attività di solista e di prof d'orchestra ha
sempre affiancato quella d'insegnante, che ha svolto
presso i conservatori di Benevento, Foggia, Potenza,
e Salerno tenendo, nello stesso tempo, anche
seminari in varie città d'Italia.
In ottemperanza alla legge che vietava
l’insegnamento a chi suonava in orchestra, nel 1991
è stata costretta a lasciare l’Orchestra del Teatro
di San Carlo, per mantenere il ruolo di docente.
Già titolare di una cattedra di strumenti a
percussione presso il Conservatorio “A. Casella” di
L’Aquila, attualmente occupa la cattedra di
Percussioni presso il Conservatorio “Luisa
D’Annunzio” di Pescara.
Molti
percussionisti
attaccano
il rullo
sul
tamburo
e sui
timpani
con una
sola
mano
(senza
badare
allo
sgradevole
“effetto
acciaccatura”
che si
ottiene
con
questo
tipo
d’attacco).
Per
evitare
questo
antimusicale
inconveniente
e
ottenere
anche
una
sonorità
più
immediata
e
incisiva,
bisogna
imparare
ad
eseguire
l’attacco
del
rullo
con
tutte e
due le
bacchette
assieme.
Con il
tamburo,
per non
far
sentire
il vuoto
che si
crea,
tra
l’attacco
e la
ripresa
dell’alternanza
delle
mani,
basta
imparare
a
prolungare
leggermente
i colpi
della
mano
sinistra.
In
questo
modo si
dà il
tempo
alla
destra
di
iniziare
l’alternanza
e non ci
sono più
problemi.
(Vedi
filmato)
Impugnature delle bacchette
Un’impugnatura per essere pratica e funzionale,
oltre a presentare vantaggi dal punto di vista
della qualità del suono e del gesto tecnico, si
deve anche adattare a tutti gli altri strumenti
senza eccessive varianti.
Seguendo questa filosofia cercherò di
descrivere, anche con l’aiuto di filmati e di
immagini, i vari movimenti da effettuare per
raggiungere un perfetto controllo delle
bacchette con i principali strumenti. Tamburo con posizione tradizionale:
pollice appoggiato sulla bacchetta con la stessa
che poggia sull’anulare e indice e medio girati
verso la bacchetta.
Dal momento che tutte le dita prendono parte al
movimento della bacchetta, conviene suddividere
l’impostazione di questa mano in più fasi. (vedi
filmato).